Breve storia del surrealismo

Il sogno rivive: André Breton racconta quell’avventura spirituale che è stata il surrealismo. Dagli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale — gli anni Apollinare — fino alle soglie degli anni Cinquanta, il protagonista della grande rivoluzione surrealista rintraccia tappa dopo tappa il filo di una eversiva svolta creativa che, oggi più che mai, appare come quella che ha dominato, e in qualche modo continua a dominare, arte e letteratura, ma anche i nostri modi di pensare e di sentire.

L’avventura interiore si snoda in mezzo agli anni duri dei fascismi e dello stalinismo, attraversa i processi e le purghe, le guerre e le liti furibonde. Ma è anche l’avventura di un sogno che nasce con la scrittura automatica, dada, figure ricchissime come Desnos, Peret, Artaud, Dalì oppure Trotzki e Nizan.

In queste lunghe e dense rivisitazioni della memoria — raccolte sotto la forma di interviste — Breton non ci dà soltanto un documento storico di primaria importanza, ma anche uno spaccato psicologico decisivo: il ritratto di un uomo rimasto fedele nella sua maturità alle aspirazioni della sua adolescenza e anche la testimonianza di una volontà imperturbabile nel far trionfare un ideale audace.